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Automazione industriale: definizione, storia e vantaggi

Automazione Industriale: un investimento per il futuro

Con la nascita dell’Industria 4.0, termini come automazione industriale, robotica e programmazione sono entrati a far parte del nostro vocabolario quotidiano, sia nelle piccole che nelle grandi imprese.

Con lo sviluppo delle nuove tecnologie, sono numerose le possibilità di migliorare la produzione sia in termini di efficienza (quantità e qualità) che di sicurezza dell’ambiente di lavoro, di chi opera all’interno dell’azienda e del prodotto finito.

L’automazione industriale nasce con l’intento di semplificare e/o sostituire l’intervento umano con le attività automatizzate delle macchine, ma è anche vero che aumentano le richieste di figure professionali specializzate nel settore: si pensi al lavoro che c’è dietro una soluzione di automazione dalla programmazione, all’installazione e assistenza.

Oggi, rispetto al passato, quando parliamo di automazione si fa riferimento soprattutto alle innovazioni tecnologiche delle comunicazioni che diventano il punto chiave di un sistema che abbraccia ed integra tutti i settori dell’azienda sia all’interno che verso l’esterno.

Per comprendere meglio cos’è l’automazione industriale partiamo dalla definizione e scopriamo insieme i vantaggi in termini di efficienza produttiva grazie a questo nuovo sistema rivoluzionario.

Automazione industriale: che cos’è?

L’automazione industriale è quel sistema formato da soluzioni tecnologiche che automatizzano il funzionamento di macchinari industriali e linee di produzione, sostituendo o rendendo superfluo parte del lavoro umano. Ciò significa, programmare un macchinario affinché possa eseguire, in totale autonomia, azioni altrimenti svolte dal lavoro umano.

Attualmente, quando si parla di automazione industriale, non si intende solo la semplice sostituzione dell’attività umana nei processi produttivi, iniziata con la rivoluzione industriale. Di fatto, agli inizi del novecento, in molti impianti industriali è avvenuta la trasformazione con l’automazione di alcuni processi come la pianificazione, supervisione, gestione degli ordini, fino alla catena degli approvvigionamenti, gestione dei magazzini, controllo delle macchine per eventuali guasti. Tutto era finalizzato alla produzione seriale di beni in grandi quantità. Oggi, l’obiettivo finali è orientato anche alla qualità del prodotto stesso, la flessibilità del sistema produttivo e, importantissima, la sicurezza dell’attività stessa, che include il prodotto, l’ambiente, i lavoratori e l’impatto ambientale dell’attività.

L’automazione industriale è un insieme di funzioni classificabili in sistemi eterogenei secondo diversi parametri.

Secondo la tipologia di funzionamento, avremo un’automazione

  • Fissa
  • Flessibile
  • Programmabile
  • Integrata

Oppure secondo lo strumento utilizzato che questo sia un automa o un’automazione:

Automa

  • Robot
  • Cobot
  • Bot
  • AGV/AMR

Automazione

  • Sistemi di controllo e calcolo
  • PLC
  • CNC
  • MES (Manufacturing Execution System)
  • SCADA (Supervisory Control and Data Acquisition)
  • PLM (Product Lifecycle Management)
  • ERP (Enterprise Resource Planning)
  • CLOUD
  • FOG
  • EDGE

Automazione industriale: nascita

Come già accennato prima, l’automazione industriale coincide con la nascita della Rivoluzione Industriale del secolo scorso, partendo dalle industrie del settore automobilistico. L’obiettivo era quello di sostituire il lavoro ripetuto e logorante dell’uomo con l’attività autonoma delle macchine. Di fatto, però, l’automazione industriale ha portato notevoli vantaggi anche in termini di performance: funzioni ottimizzate e produzione notevolmente velocizzata. Inizia così la produzione di massa, standardizzata, ma anche una migliore qualità del prodotto finito e dei ritmi del lavoro umano.

Oggi, quando si parla di automazione industriale, si fa riferimento soprattutto alle innovazioni tecnologiche che riguardano la comunicazione: comunicazioni informatiche, che hanno consentito miglioramenti nel controllo di processo (all’epoca applicabili solo nel settore militare e aerospaziale), e comunicazioni intese come un unico sistema di gestione che integra diversi settori della fabbrica e il sistema informativo aziendale, attività commerciali e gestionali.

Automazione industriale: vantaggi e svantaggi

Svantaggi dell’automazione industriale

Complessità
Parte delle automazioni industriali sono complesse da programmare e gestire. Nella maggior parte dei casi richiedono l’intervento di uno specialista nella programmazione, tradotto in intervento esterno con un maggiore costo di gestione.

Rigidità
In alcuni casi, le automazioni industriali tradizionali risultano rigide, come ad esempio i macchinari destinati all’assemblaggio e/o processi ripetitivi. Queste automazioni sono perfette su processi che non richiedono variabilità ed è applicata su un numero limitato di processi.
Se lo scenario economico richiede un adattamento tempestivo produttivo, purtroppo queste automazioni risultano poco o per niente versatili.

Costo sociale
L’automazione industriale, come descritto precedentemente, è stata pensata per la sostituzione totale o parziale dell’intervento umano, oltre che aumentare la produttività e la crescita economica aziendale. Purtroppo, questo processo si è tradotto in un aumento del costo sociale in termini di erosione del tasso occupazionale.

Vantaggi dell’automazione industriale

Crescita economica
Lo sviluppo dell’automazione industriale va di pari passo con il consumo di massa. I ritmi e i costi di produzione si sono notevolmente ridotti, portando ad una veloce crescita economica delle imprese. I prezzi del prodotto finito si sono altrettanto ridotti, rendendo accessibili molti beni al consumo di massa: a tutti!

Ergonomia
Con l’automazione industriale, molte attività logoranti e potenzialmente pericolose sono state sostituite all’attività delle macchine. Questa trasformazione ha portato ad un miglioramento delle condizioni di lavoro degli addetti.

Occupazione
Se è vero che l’automazione nasce per ridurre e sostituire il lavoro umano con le attività automatizzate delle macchine, è anche vero che negli ultimi anni è aumentata la ricerca di risorse specializzate. Dietro una soluzione di automazione industriale c’è chi programma, installa, customizza e vende (anch’esso specializzato). Infatti, il tasso di occupazione per il settore dell’automazione è decisamente positivo.

Flessibilità
Esistono automazioni industriali tradizionali rigide, ma anche automazioni altamente customatizzate. L’automazione si è evoluta con lo scenario di mercato, che si basa proprio sulla produzione variabile, necessitando di nuove forme di robotizzazione, tali da modificare la produzione rapidamente.
L’automazione flessibile permette una buona elasticità e adattabilità alle richieste del mercato grazie alla sua capacità di conversione della produzione. 

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